Rafael Nadal difende Jannik Sinner: “Mai avuto intenzioni scorrette”
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Direttore: Alessandro Plateroti

Rafael Nadal difende Jannik Sinner: “Mai avuto intenzioni scorrette”

Jannik Sinner

Rafael Nadal esprime il suo sostegno a Jannik Sinner dopo il caso doping: “Credo fermamente nella sua innocenza.”

Negli ultimi anni, il tennis maschile ha vissuto una profonda trasformazione. Mentre le leggende storiche si avvicinano al ritiro, la nuova generazione avanza con forza. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono oggi tra i protagonisti più attesi, ma la carriera di Sinner ha subito una brusca interruzione.

Rafael Nadal
Rafael Nadal

Il contesto: un’ombra sul tennis internazionale

Nel marzo 2025, Sinner è stato sospeso dopo essere risultato positivo al clostebol, un anabolizzante. Il 23enne ha sempre sostenuto che si sia trattato di una contaminazione accidentale dovuta a un massaggio ricevuto da un membro del suo staff. Questa versione è stata ritenuta credibile dalla Tennis Integrity Agency e dalla WADA, che hanno ridotto la sospensione inizialmente prevista fino a due anni. Tuttavia, l’episodio ha lasciato una scia di polemiche e dubbi sull’integrità del movimento.

Le parole di Nadal: una voce di sostegno nel caos

A intervenire con decisione è stato Rafael Nadal, in un’intervista al quotidiano francese L’Équipe. Nonostante il ritiro ufficiale dal tennis a fine 2024, il maiorchino resta una figura autorevole e rispettata. E sul caso Sinner ha scelto parole chiare.

“Sono totalmente convinto che Jannik non abbia mai avuto intenzione di imbrogliare o fare qualcosa di illegale. Ne sono convinto, metterei la mano sul fuoco”, ha affermato Nadal. “C’è sempre molto rumore attorno a queste situazioni e, quando succedono, è un male per tutti. Per lui, che credo abbia vissuto un vero calvario nell’ultimo anno. E naturalmente anche per il tennis: questo tipo di episodi fanno male al nostro sport.”

Il campione spagnolo ha poi aggiunto una riflessione sul sistema di giustizia sportiva: “Mi fido di Jannik. Ma, allo stesso modo in cui mi fido di lui, mi fido anche del sistema giudiziario.” E ha concluso con cautela: “Non mi piace esprimere opinioni su temi che non conosco a fondo. Perciò capisco che, se il tribunale ha preso determinate decisioni, è perché disponeva di tutte le informazioni necessarie che noi non abbiamo.”

Una difesa che va oltre la solidarietà personale, e diventa un messaggio chiaro: il futuro del tennis va tutelato con giustizia, trasparenza e rispetto.

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ultimo aggiornamento: 22 Maggio 2025 18:21

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